Art between identity and the mask
4 dicembre 2009, ore 7.30 pm
Le varie facce dell'esistenza, le contraddizioni tra il bene ed il male,
innocenza e corruzione, il sacro e il profano vengono radunate in questa
rassegna di artisti latinoamericani affermati a livello internazionale e che in
una sorte di working progress è già stata presentata a Monterrey, Cultures
World Forum, Mexico, a Futura, Centro dell' Arte Contemporanea a Praga e
alla edizione 2008 di Miart, Milano.
"Assemblando sperimentazione e ricerca di nuovi linguaggi, e rivisitazioni
della memoria recente e ancestrale, mi interessava render conto di questa
pluralità, dell'estrema vitalità di questa ricerca visiva, parte di un progetto
più ampio, di una strategia articolata: un sorta di archivio, un cadavere
squisito su quello che rappresenta l'identità latinoamericana di oggi".
La mostra, curata da Antonio Arévalo propone importanti interrogativi sui
concetti d'identità, razza, classe, religione, genere e sessualità.
Nelle opere esposte, sono pregnanti i contrasti tra sacro e profano,
innocenza e corruzione, bene e male. Esse non mostrano registri esatti, ma
cercano di stabilire un gioco sarcastico e ambiguo d'idee, dove tutto
diventa complice. Codici e linguaggi video, film, producono un segno
visuale realista, talvolta visionario se non allucinante. Dialogando a
distanza gli artisti condividono il loro disagio esistenziale, si scambiano
domande circa la loro identità, la propria nudità in quanto forma possibile
d'espressione della confusione, o il suo esatto contrario.
"Tali domande possono anche essere evidenziate e segnate, come le pagine
di un romanzo che non vogliamo dimenticare, come un verso che vogliamo
conservare nella nostra memoria, quando avremo chiuso il libro dove
l'abbiamo letto. Così queste opere rappresentano stralci di quella memoria
latente che diventa coscienza collettiva dell' essere, messaggio capace di
sublimare un' idioma etico, nella ricerca costante del voler sapere".
In mostra: Alexander Apóstol (Venezuela), Patricia Bueno (Peru), Jota
Castro (Peru), Donna Colon (Usa-Panama), Regina Jose' Galindo
(Guatemala), Maria Rosa Jijon (Ecuador), Diango Hernández (Cuba),
Antonio Manuel (Brasil), Ronald Moran (San Salvador), Iván Navarro (Cile).
01. ALEXANDER APÓSTOL, Venezuela
Documenta, 2005, video, 2 min. 12 sec.
02. PATRICIA BUENO, Peru
Tuyo es el Reino, 2007, video, 9 min. 26 sec.
03. JOTA CASTRO, Peru
“Doing it to death”, 2004. 3min. 2 sec.
04. DONNA CONLON, USA / Panama
Coexistencia, 2003, video, 5 min. 26 sec.
05. DIANGO HERNÁNDEZ Kuba / Cuba
Victoria, 2005, video, 2 min. 36 sec.
06. REGINA JOSÉ GALINDO, Guatemala
Limpieza social, 2006, video, 3 min. 46 sec.
07. MARIA ROSA JIJON. Ecuador
La casa che non è in nessun posto, 2009. 5 min, 14 sec.
08. ANTONIO MANUEL, Portogalo/Brasile
Semi/otica, 1968, video, 6 min.
09. RONALD MORAN, San Salvador
Terapia para un dulce sueño, 2007, video, 1 min, 20 sec
10. IVÁN NAVARRO, Chile
I'm not from here, 2006, video, 8 min. 30 sec
Video selezioni, aperitivo, mostra.
giovedì 3 dicembre 2009
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