Video selezioni, aperitivo, mostra.

giovedì 6 novembre 2008

Playlist di neon>campobase

La Germania e l'ambiente mitteleuropeo hanno invaso gli spazi di neon>campobase. Se "I Queerelanti" ha rivestito la galleria di suggestioni legate al gender, PLAYLIST dà spazio al suono, indagandone le possibilità quando legato all'immagine.
Per questo, con una selezione eccezionalmente pensata in casa, abbiamo rivolto lo sguardo al territorio più prolifico in fatto di simbiosi tra musica e immagine in movimento
guardando alla Germania dei nostri giorni per ripensare i confini dei generi musicali e per abbattere le barriere tra le discipline artistiche e la tradizionale ieraticità delle formazioni musicali.


Formatisi a Documenta '97, i Rechenzentrum, ovvero Lillevän (film/video) e Marc Weiser (elettronica), sono da sempre alla ricerca di nuovi processi nella produzione di musica e video, nel tentativo di ridefinire le forme di rappresentazione che danno vita a un dialogo on stage tra suono e immagine. Sin dalla nascita, i Rechenzentrum hanno dato vita a una band unica: animazioni, quicktime movies e DVD sono parte integrante del lavoro, non un bonus o una sorta di miglioramento. Con ogni album si sono mossi sempre più verso un ideale di prodotto audio/visivo concentrato e simbiotico, in cui audio e video hanno la stessa importanza; dove il video è usato come uno strumento, e il suono si lascia trattare visivamente. Il loro album più noto si intitola Director's Cut e alla data della sua uscita, nel 2003, ha rappresentato un vero e proprio album seminale per l'intera scena di sperimentazione audiovisiva. Il suo legame con la musica di ricerca e con il movimento trasversale tedesco ha permesso a questo disco di diventare una pietra miliare del nostro tempo, poiché i due media artistici (audio e video) venivano finalmente intesi come un unicum stilistico invece che come due semplici mezzi da accoppiare senza criterio. L'utilizzo del dvd come formato più ovvio per l'uscita del disco ha rappresentato un'altra svolta concettuale, sia nel superamento dei vecchi standard cd sia come spazio fisico su cui riversare soluzioni formali e artistiche che hanno una fortissima impronta cinematografica. La Mille Palteaux Label, legata alla vera ricerca sonora (da John Cage ai giorni nostri), si è fregiata di inserire Director's Cut nel suo catalogo, promuovendo un disco che resterà capostipite di una nuova scena musicale. Il leitmotiv è sempre stato per i Rechenzentrum la ricerca di ciò che giace sotto la superficie della musica o dell'immagine video, in un continuo tentativo di portare il potenziale del suono e dell'immagine a nuovi livelli di comprensione, che interrogano il ruolo dell'artista e del pubblico. I luoghi delle performance sono molteplici: suonando in musei, new music festival, ma anche con le varie scene underground, i Rechenzentrum hanno portato i loro progetti in spazi come il Museum Ludwig a Colonia o il leggendario Chemical Suzie di Hong Kong.

I Tarwater sono un duo residente a Berlino, formato dal batterista e cantante Ronald Lippok e dal chitarrista e programmatore Bernd Jestram. I due sono sulla breccia da una decina d'anni, e nel frattempo Lippok ha anche collaborato con la band post-rock dei To Rococo Rot, nella quale milita il fratello Robert. A differenza di questi ultimi, si può dire che l'approccio dei Tarwater sia più immediato e quasi pop, anche se la loro elettronica eterea disegna spesso ambienti oscuri, statici e freddi.
Dalla collaborazione con i Rechenzentrum, in particolare con Lillevan, nasce Tesla.


Tarwater, Witch Park, 2006, 4'28''. Directed by Niclas Ritter.
Rechenzentrum, Director's Cut, 2003, 58'. Directed by Lillevän.
Tarwater, Tesla, 2002, 4'40''. Directed by Lillevän.

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