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venerdì 15 maggio 2009

Playlist a cura di Barbara Meneghel

Ho popolato di nomi il silenzio
a cura di Barbara Meneghel

venerdì 15 maggio 2009 - ore 9 pm

(Ri)costruire una vita come si racconta una favola è un gesto che può assumere diverse connotazioni. Può essere il lavoro di scavo in un bacino di memoria autobiografica e familiare, anche solo facendo parlare il proprio passato. Può indicare il proposito di immaginarsi percorsi di vita altrui, di dar voce a identità sommerse da un silenzio finora fatalmente inevitabile. Può indicare, semplicemente, il desiderio di confrontarsi con la propria tradizione più diretta, per riconoscersi come parte di un flusso temporale - artistico e biografico al contempo. Estrapolato dal contesto dell’ermetica letteraria e nichilista (in cui indica più direttamente l’atto di creazione poetica), il verso di Giuseppe Ungaretti evoca il gesto intimamente creativo di restituire volti, voci, nomi a un passato dimenticato o dimenticabile. Dunque, al silenzio. È quello che hanno scelto di fare gli artisti selezionati, appartenenti per la maggior parte alla giovane scena italiana: li accomuna l’esigenza di restituire identità a quell’intreccio di passato - potenzialmente infinito - che ciascuno avverte come inscindibile dal proprio essere presente. Ognuno di loro affronta il tema della memoria archivistica e (auto)biografica, intrecciando i due piani con una prima fase di indagine d’archivio (ricerca di materiale iconografico e interviste) e una seconda operazione di (ri)costruzione narrativa sulla base del materiale reperito. Quest’ultimo può essere appartenente alla vita stessa dell’artista (foto di famiglia, documenti legati alla propria storia e al proprio passato personale), estraneo (ritrovato su bancarelle, mercatini, durante viaggi, ecc), oppure può semplicemente risultare dalla voce diretta dei protagonisti interrogati. A loro volta, le ricostruzioni biografiche raccontate nei video possono essere realmente legate al vissuto dell’artista, oppure completamente rivissute. L’elemento caratterizzante rimane però il lavoro di ricerca archivistica applicata al piano biografico-personale, che segna un’evidente tendenza al confronto con il passato. Come un continuo guadarsi allo specchio.

Mirko Smerdel, "Angel hair", 2007. 4 min 27 sec.
Moira Ricci, "Amore mio ti amo (muro)", 2001. 2 min.
Moira Ricci, "Amore mio ti amo (albero)", 2001. 3 min.
Maria Pecchioli, "Play ‘77", 2007. Loop
Maria Pecchioli, "Risorgimento", 2007. 1 min 37 sec.
Riccardo Giacconi, "Mia nonna legge le 21 ‘Tesi sul concetto di Storia’ di Walter Benjamin", 2007. 32 min 48 sec.
Francesca Grilli, “149.9 MHz, 2006. 5 min 23 sec.
Francesca Grilli, "Gordon", 2007. 7 min 7 sec.
Giulio Squillacciotti, "Far, from where we came", 2008. 8 min
Patrizio Di Massimo, "Pelo&Contropelo", 2007. 33 min 44 sec.
Ciro Vitale, "Ecco l’aprile", 2006. 11 min. Maggie Cardelùs, "Zoo age 10", 2007. 10 years. Courtesy Francesca Kaufmann, Milano.

Maggie Cardelùs: Alexandria, U.S.A., 1962. Vive e lavora a Milano.
Patrizio Di Massimo: Jesi (AN), 1983. Vive e lavora a Londra.
Riccardo Giacconi: SanSeverino Marche (MC), 1985. Vive e lavora a Venezia.
Francesca Grilli: Bologna, 1978. Vive e lavora ad Amsterdam.
Maria Pecchioli: Firenze, 1977. Vive e lavora a Milano.
Moira Ricci: Orbetello (GR), 1977. Vive e lavora a Milano e a Grosseto.
Mirko Smerdel: Prato, 1978. Vive e lavora a Milano e a Firenze.
Giulio Squillacciotti: Roma, 1982. Vive e lavora a Venezia.
Ciro Vitale: Scafati (SA), 1975. Vive e lavora a Scafati (SA).

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